Ciclismo epico, in condizioni meteo avverse, lungo le strade che hanno segnato la storia del ciclismo siciliano.Questo è il resoconto della giornata di ieri 22 marzo 2015, dove si è svolta a Solarino la Randonnèe “Delle Classiche Siciliane”.

Un piccolo paesino nel siracusano con una rilevante storia ciclistica, legato ai nomi di Vincenzo Nibali, Giuseppe Saronni, Francesco Moser, Giuseppe Palumbo ed altri e dove si svolto un evento raffigurato da un nuovo modo di intendere il ciclismo, ovvero “La Randonnèe”, in forte crescita in Italia (alcune Rando hanno avuto quest’anno già circa 800 partecipanti).

La finalità dell’evento è stata quella di promuovere il Territorio  in questo caso rappresentato da binomio naturalistico Pantalica-Etna entrambi siti UNESCO ma anche binomio storico ciclistico professionistico siciliano “Trofeo Pantalica” – “Giro Dell’Etna”

Una giornata pazzesca, dove è successo di tutto, con la pioggia già prevista da una settimana e purtroppo non scongiurata che ha ridotto del 70% il numero dei partecipanti previsti e ciò nonostante sono stati circa 50, un numero che per una prima edizione non è male.

Tutti gli iscritti, i più determinati, con uno slancio intrepido di audacia hanno deciso di cimentarsi in questa avventura; un bel coraggio!

Partiti intorno alle ore 6.00 a.m., già nel primo tratto, detto “Del Fusco” che circoscrive la Necropoli di Pantalica, sito UNESCO di incredibile bellezza naturalistica e storica, la pioggia mista a nebbia con una visibilità molto ridotta, non ha di certo incoraggiato i ciclisti (qualcuno ha riferito “mi sembrava di essere sullo Zoncolan”) tanto è vero che dopo qualche discesa, alcuni gruppi di ciclisti inzuppati dalla pioggia, si sono fermati per abbondono.

La pioggia battente, è stata compagna di viaggio fino a un paio di km dopo aver attraversato il paese di Nicolosi, porta dell’Etna, per un totale di circa 90 km, per poi dopo qualche tornante, imbattersi incredibilmente come d’incanto in strade asciutte e un sole caldo, tipico di una giornata primaverile siciliana. Sembrava di stare altrove! Ma questo può succedere quando si superano i mt 1000 di altitudine sul vulcano Etna.

Da li si è intrapresa la lunga salita verso il Rifugio Sapienza a circa 2000 mt s.l.m., quella stessa salita di una tappa chiave del Giro d’Italia del 2011 che vide lo spagnolo Alberto Contador trionfare in solitario sulle rampe dell’Etna alla corsa rosa. La scalata dell’Etna è stata arricchita da un paesaggio mozzafiato per la presenza di abbondante neve oltre alta 2mt dislocata lungo i bordi delle strade, per le strade asciutte e l’asfalto in ottime condizioni.

Molti ciclisti si sono complimentati con gli organizzatori per l’ottima organizzazione e di questo ne siamo lusingati e ci fa ben sperare per gli anni avvenire.

A nome della asd Pantalithos Hybla rivolgo i più sinceri complimenti a tutti i ciclisti partecipanti, mentre un ringraziamento va rivolto, al mio fedele ed inseparabile collaboratore Salvo Oliva & Company, a Renato Da Campo organizzatore del Monsieur 4000, al Sig. Caruso gestore del Rifugio Sapienza e all’amm.ne comunale del Comune di Solarino rappresentata dal sindaco Sebastiano Scorpo e ass. Cantarella!.

Ricordo che del Team asd Pantalithos Hybla hanno completato la prova Luigi Lo Zito, Giovanni Simeone, Davide Malato.

Le foto della manifestazione ed altre informazioni utili sulla manifestazione si possono reperire al seguente indirizzo web, ovvero http://www.pantalithos.it

Concludo con una considerazione

A chi era lì nella veste di accompagnatore, di organizzatore ma ancora più di ciclista la ricorderà per sempre, e potrà dire “IO, QUEL GIORNO C’ERO”.

Non è era una gara, ma anche se può sembrare strano ugualmente hanno vinto tutti, perché CHI SI DIVERTE…. VINCE!!

Michele Adorno