ARI NON E' RESPONSABILE DELLE INFORMAZIONI PUBBLICATE SU QUESTA PAGINA, IL CUI CONTENUTO E' AUTONOMAMENTE GESTITO DALL'ORGANIZZATORE DELL'EVENTO. Ciclopedalata La via delle sorgentiDistanza 90 km Dislivello 700 metri Tempo massimo 9 ore Dove Galluccio (CE) Contatti 3333101905 Partenza 08:00 - 09:00 Omologazione cp/ARI 100 km Servizi Iscrizioni dal 01/01/25 al 02/05/25 N. massimo di iscrizioni: 150 Quota di iscrizione Online: 20.00 € Si ACCETTANO anche ciclisti non tesserati con richiesta di contributo assicurativo giornaliero di € 10.00 Pagina in allestimento. Per la prima volta la Randonnèe la Via delle sorgenti prenderà il via dal borgo di Galluccio, precisamente dalla frazione San Clemente, nel cuore del Parco Regionale Area Vulcanica di Roccamonfina e Foce Garigliano. Il percorso corto interesserà l'area Parco Regionale Area Vulcanica di Roccamonfina e Foce Garigliano. alcune info sul borgo di Galluccio ""Sul versante nord–ovest del Parco di Roccamonfina si trova Galluccio. Il centro si estende per un ampio ed articolato territorio, con un altitudine variabile tra 600 e 900 m s.l.m. E’ intorno al IV secolo a.C. che i Romani, cancellate del libro della storia le genti ausone, gli Aurunci, divennero padroni di queste terre; e come era loro uso, dislocarono in loco una colonia, onde consolidare l’avvenuta conquista territoriale, con a capo elementi della nobile gens dei Gallo. Da tale famiglia patrizia alcuni storici fanno mutuare il nome del paese; queste per le vie d’acqua comunicava con il porto Minturno, in cui i Romani si imbarcavano per la rotta dell’Africa. Esso divenne pertanto uno dei punti nevralgici dell’impero. Galluccio comprende vari nuclei sparsi in uno scenario naturale di straordinaria suggestione, testimoni silenziosi di un passato di grande interesse storico ed artistico, tra i quali San Clemente, sede del Comune, Sipicciano, Campo e Calabritto. La storia del territorio di Galluccio inizia in età paleolitica. In queste contrade il Cristianesimo si diffuse ben presto, e partorì santi del valore di S.Ilario e S.Gaudenzio; eppure, popolazioni così religiose dovettero subire prima le scorrerie, poi lo stabile e sanguinoso dominio dei Saraceni, penetrati dal territorio dal mare risalendo il Garigliano. Un papa guerriero, Giovanni X, dovette mettersi in armi alla testa delle forze militari cristiane, per sradicare i Saraceni dalla loro roccaforte. La lotta fu indicibilmente cruenta, selvaggia, disperata, e non conobbe pietà neanche per le donne e i bambini dei vinti, che i Saraceni avevano radunato nel luogo da essi ritenuto più sicuro, alle falde del Monte Camino, nella località che ancora oggi porta il nome. Nel X secolo, i principi Longobardi di Capua sconfissero i Saraceni che insediavano il paese di Galluccio e per timore di altre incursioni costruirono una grande roccaforte su un’altura protetta dal fiume Peccia, circondata da rupi. In seguito, i Principi di Capua assunsero il nome Galluccio, adottarono come stemma un gallo rosso in campo d’argento e conservarono il feudo, costruito intorno alla roccaforte, fino al 1480. In seguito agli scontri tra i Normanni e le truppe del Papa, la roccaforte fu ampliata con la costruzione di nuove chiese, tra cui la Cappella di S. Nicola. L’ultimo feudatario fu Don Vincenzo Tuttavilla, duca di Calabritto, che vide aboliti i propri privilegi nel 1806. Prima e dopo di questa data, e a lungo, il fenomeno dei capopopolo e in seguito del brigantaggio interessarono a più riprese questa contrade, che conobbero con particolare virulenza gli orrori dell’ultimo conflitto, ma videro anche la formazione della “banda partigiana di Monte Camino” che operò soprattutto in campo informativo, affiancando le azioni militari alleate. Con l’Unità d’Italia la città fu interessata da azioni di rivolta e di brigantaggio ad opera di bande armate guidate da Ciccio Guerra e Francesco Tommasino. Nei pressi di Galluccio si trova la frazione di San Clemente che, verso la fine del XIX secolo, divenne capoluogo amministrativo di Galluccio e nucleo principale del Comune, grazie al trasferimento qui della casa comunale e di tutti gli uffici amministrativi. La frazione conserva ancora tracce suggestive di arte e di storia, come l’area della chiesa di S. Donato, Coturni con la fontana, la Cappella del Corbello, le antiche masserie e i muri a secco dell’area di S. Reparata, le sorgenti-lavatoio Caia e Zingarone e il ponticello in pietra di Collinverno.Durante il XVIII secolo l’antico borgo di Galluccio iniziò ad espandersi, spostando le abitazioni dalle alture alla pianura, sviluppando borghi più grandi attorno alla roccaforte e piccoli centri nella zona circostante, come Saraceni, Mieli e Cisterni. Basta fare alcuni tornanti risalendo verso Roccamonfina per arrivare alla frazione di Sipiccciano, partendo da S.Clemente; il piccolo borgo è immerso nei castagneti. Vi si possono ammirare, nei vicoli stretti e tortuosi, angoli di architettura saracena ancora intoccati. Per chi ama invece l’architettura occidentale, è consigliata una visita alla Chiesa Collegiata, con il superbo soffitto in legno e oro del XVII secolo, al centro del quale spicca la stupenda tela raffigurante la lapidazione di S.Stefano, opera di Jacopo Cestaio, allievo di Luca giordano, di recente restaurata. Da ammirare è il campanile in tufo di linea gotica, annesso alla chiesa, in cui si conserva una campana del 1102, proveniente dalla chiesa di San Nicola e che per lo stile si avvicina all’altro importante monumento religioso di Galluccio, la Chiesa dell’Annunziata, costruita una prima volta forse nel ‘300 e rifatta dopo il 1443"" Testo adattato da varie fonti quali Parco Regionale arae vucanica di Roccamofina e Comunità montana di Santa Croce. trale eccellenze enogastronomiche , il vino di Galluccio ha ottenuto la denominazione d'origine controllata (DOC) nel 1997 e rappresenta un patrimonio vitivinicolo di grande valore, grazie ai terreni ricchi di minerali e alle condizioni pedoclimatiche favorevoli, influenzate dalla vicinanza al vulcano di Roccamonfina. Alla frazione San Clemente, luogo di partenza ed arrivo della Randonnée è possibile visitare il Museo Natura Viva, situato nello storico Palazzo Seccareccia, che offre uno sguardo affascinante sulla fauna e la flora locali. Inoltre, c'è il Museo Interattivo del Parco Regionale Roccamonfina-Foce del Garigliano, che fornisce informazioni approfondite sulla regione e le sue caratteristiche naturali. La fusione armoniosa tra il patrimonio artistico-monumentale e quello naturalistico rende questa destinazione unica nel suo genere. La via delle sorgenti anche a Galluccio dimostra di essere un itinerario che offre un insieme unico, affascinante di storia, natura e gastronomia, con un paesaggio mozzafiato e un ricco patrimonio culturale.
MODALITÀ ISCRIZIONI ON-LINE del ciclistaSocio ARIIl ciclista socio ARI, dopo essersi "loggato" viene riconosciuto dal server ARI che verifica che la data della visita medica depositata in DataHealth sia valida nella data del Brevetto (se fosse scaduta gli chiede di aggiornarla) e gli permette di iscriversi immediatamente, senza dover inserire i propri dati, procedendo al pagamento della quota di iscrizione scontata. Non socio ARIARI e gli Organizzatori associati utilizzano il servizio DataHealth per la verifica e l’archiviazione dei certificati medici. Il sistema, prima di aprire la scheda iscrizioni chiede di inserire il proprio CODICE FISCALE per verificare su DataHealth se sei registrato e hai la visita medica valida. Si presentano perciò due casi: - IL SISTEMA TROVA VISITA MEDICA VALIDA su DH > Sei certificato perché a suo tempo hai già fatto la procedura di inserimento in DataHealth per un precedente Brevetto ARI o per una GF che lo aveva richiesto. Quindi PUOI PROCEDERE > si apre la scheda iscrizioni da compilare. - IL SISTEMA NON TROVA LA VISITA MEDICA VALIDA > NON sei certificato in DataHealth.
Resta comunque la possibilità di iscriverti sul posto portando la visita se l’organizzatore accetta questa modalità. Dopo aver caricato, comunque, la propria visita medica valida sul portale DataHealth, e e aver ricevuto da questi conferma di validazione (solitamente entro 24 ore) il Ciclista, rientrando nella scheda iscrizioni, POTRÀ PROCEDERE ALL’ISCRIZIONE: inserito il proprio codice fiscale, il server ARI verifica in DataHealth e a validazione avvenuta apre la scheda iscrizioni da compilare. NOTE: - I certificati ritenuti validi per legge per partecipare ad un BREVETTO Randonnée (distanze superiori a 70km o con dislivello medio superiore all 1% o con salite superiori al 6%) sono: CERTIFICATO MEDICO AGONISTICO PER IL CICLISMO (per tesserati a società sportive) oppure CERTIFICATO MEDICO PER ATTIVITÀ AD ELEVATO IMPEGNO CARDIOVASCOLARE (per i non tesserati ad una società sportiva riconosciuta dal CONI) - Ovviamente, una volta caricato il proprio certificato medico su DataHealth non è più necessario ripetere la procedura per l’iscrizione ad altri Brevetti ARI. - DATAHEALTH ha 24 ore (max 48h) per validare il certificato, quindi il ciclista resterà evidenziato nell’elenco iscritti come "ATTESA DI VALIDAZIONE" fintanto che il server ARI non riceve anche questa conferma. - Il ciclista che si registra in DataHealth riceve, insieme alla mail di conferma di validazione del suo certificato, il QRcode contenente tutti i dati del certificato e l’attestazione di avvenuta validazione da parte di DataHealth. (vedi dettaglio) Pertanto, qualsiasi organizzatore che utilizza il servizio DH con un semplice smartphone dotato di lettore di QRcode può verificare il possesso del requisito previsto. | ||