venerdì 08 settembre, 2017 RANDO REGGIA: LA DECISIONE DEL COMITATO TECNICO ARI SULLE OMOLOGAZIONILa Commissione Tecnica ARI chiamata a esaminare i ricorsi presentati da 3 ASD (Randagi Campani, Iron Bikers e Pedale Normanno) relativi alla mancata omologazione di n° 24 ciclisti che hanno partecipato alla randonnée (brevetto ARI) sulla distanza di 200 km denominata "Rando Reggia" svoltasi il 21 maggio us, sentite le controdeduzioni dell’organizzatore, esprime le seguenti valutazioni: 1) I regolamenti vigenti (brevetti ACP e ARI) non prevedono in nessun caso che si possano modificare sia la lunghezza del percorso che il tempo di percorrenza dello stesso durante lo svolgimento della prova che va conclusa entro i limiti di tempo minimi e massimi specificati dall’art 13 del regolamento stesso. 2) La mancata omologazione non dà diritto al ciclista ad ottenere il punteggio previsto ove la prova sia valida per il Campionato Italiano. 3) Queste due regole fondamentali sono perfettamente conosciute sia dagli organizzatori che dai ciclisti; in particolare i ciclisti possono decidere di porre fine alla loro prestazione in qualunque momento, compreso il caso che ciò sia motivato dalla necessità di tutelare la propria incolumità e sicurezza, ma non possono richiedere di essere omologati. 4) ne consegue che per queste ragioni nessun organizzatore può essere autorizzato, indipendentemente dalle difficoltà di qualunque causa o natura dovessero insorgere durante lo svolgimento di una prova, a concedere deroghe al regolamento ACP che possano agevolare il ciclista. 5) a maggior ragione ARI non può omologare la prestazione del ciclista che non abbia regolarmente concluso l'intero percorso della prova. 5) nello specifico della randonnée Rando Reggia, la Commissione Tecnica ARI rileva che, indipendentemente dalle condizioni climatiche particolarmente avverse, la manifestazione si è svolta regolarmente e 4 ciclisti hanno comunque compiuto l'intero percorso di 200 km entro i tempi di percorrenza previsti dal regolamento ACP. Stante quanto sopra la Commissione Tecnica ARI ritiene che non ci siano i presupposti per accettare il ricorso presentato dalle citate ASD e conferma l'omologazione per i soli ciclisti che hanno regolarmente compiuto l'intero percorso della randonnée in oggetto.
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