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Racconti

mercoledì 22 gennaio, 2020

Un 2019 pieno di emozioni

... ed il suo ricordo colora questo grigio inverno

Un 2019 pieno di emozioni

Guardi e riguardi le fotografie, i colori di quei giorni ammorbidiscono e danno un tono meno triste alle grigie giornate invernali ; ti lasci scappare un sorriso, leggi e rileggi i commenti sui “social” di piacevoli giornate passate, gongoli nel riprender tra le mani i cartellini di tanti e tanti brevetti conquistati e infine provi a tirar le somme, cerchi di fare un bilancio insomma, conti i giorni in cui sei stato partecipe di tante e piacevoli manifestazioni di questo meraviglioso mondo che sono le randonnée , nostra grande passione,  da gennaio ad ottobre , piu’ o meno l’inizio e il termine del calendario annuale  . 

Riesci a ricordarli tutti, le emozioni  sono ancora vive , di quei giorni pare di sentirne ancora il suono , il vento, il cielo, il caldo ed a volte il gelo , il sole cocente ma anche la pioggia fredda e dritta sul viso . Momenti belli e altri più sofferti, sempre comunque la soddisfazione e l’entusiasmo per esserci stato , a volte il timore di non arrivare fino alla fine per qualche intoppo tecnico , qualche lacrima , tanti sorrisi e  anche in qualche occasione il dolore.

Pensi ancora a tutte le persone incontrate, quelle che hanno condiviso il viaggio e quelle che son volate via come dei fulmini lasciandoci li sulle tue fatiche a soffrire ma in fondo pure a gioire con il nostro incedere più tranquillo; si ma  che importa, noi ce lo godiamo il nostro viaggio e quante volte abbiam pensato di tornare su quelle strade ed in quei luoghi  perché ogni volta sei consapevole di scorgere aspetti che ti erano sfuggiti e grazie proprio alla "lentezza" del viaggio che consente questo meraviglioso mezzo che è la bicicletta ,tutto cio’ è possibile e spesso si avvera .

Un anno direi “pieno”, vissuto, già a gennaio con un brevetto in riviera, dici Sanremo e dici sole, fiori , il mitico Poggio e i suoi panorami sul mare, anticipando il passaggio che sarà della “classica di primavera” ; per noi la “classica” viene il giorno dell’epifania , da diversi anni a questa parte; li respiriamo già aria di primavera, quando ancora tutto intorno è inverno .

Gennaio lascia il posto a Febbraio , che ci vede pedalare tra i nostri laghi lombardi e , prima che volga al termine pure questo mese, con una toccata fuga ai piedi del Vesuvio.  Ehh già , questo nuovo anno lo vogliamo proprio riempire di belle emozioni , in lungo e in largo , attraverso le meraviglie di questa nostra Italia e quindi chi ben comincia….

Marzo pazzerello, ma stavolta per nostra fortuna tradisce il detto e, complice un clima asciutto e sereno, ci mettiamo in marcia e smarchiamo i punti sulla nostra cartina mentale da nord a sud, dapprima le alpi Bellunesi , Asiago ed il suo altopiano, poi giù tra le scogliere del Cilento  col suo mare blu cobalto e l'odore di rosmarino , e poi di nuovo a “casa nostra” tra Milano e l’aspra Brianza a rendere omaggio ad un caro amico che ci ha “salutati” qualche tempo fa ma che ancora sentiamo ed avvertiamo “pedalare” tra noi ;  la randonnée a lui dedicata vede la partecipazione di tanti ciclisti ; chi l'ha conosciuto e chi meno , noi che lo conoscevamo ben comprendiamo quanto Gerry era ben voluto ed amato , Lui sempre sorridente , sempre pronto ad aiutare tutti , sempre disponibile; esserci alla tua randonnée , caro Gerry, ci fa stare bene come bene stavamo quando eri tra noi ed avevi una buona parola chiunque .

Aprile dolce dormire, facciamo eccezione noi “randagi” forzati della bicicletta, ed anzi proprio ora è tempo di affrontare notti insonni ma permeate dal dolce piacere di vivere il territorio nei suoi reconditi scenari: a Fano va in scena la “randonnèe della Fortuna” :  le colline marchigiane, l’arcigna salita al cippo del compianto Pantani, in piena notte, ci fa soffrire, v’è un gelo che pare inverno, ma poi alle luci del giorno di nuovo il mare di primavera a rinfrancar le forze e lo spirito .  Soddisfatti del bel giro, c'é solo il tempo di un buon ristoro, il saluto agli amici e l'autostrada ci attende per condurci dritti a casa pensando già alla prossima avventura e direi pure un'altra bell'occasione per visitare posti inediti.

Si va in terra d’Istria, ci aspetta un’altra notte in sella, sapevamo del vento che é di casa da queste parti, non sapevamo quanto potesse essere intenso accidenti ! E quanto freddo su quelle scogliere , di notte, a picco sul mare , mi sovvengono quei ricordi del militare, quando montavo di guardia sull'altana , é strano come in certi momenti la bicicletta di fa riaffiorare vecchi ricordi .

Trieste ci attende , al termine di questo giro , per festeggiare il primo 400 di stagione; ed intanto i brevetti per la qualificazione a Parigi si smarcano, uno ad uno . Aprile è anche il mese del "gran tour delle isole del mediterraneo", chi mastica di randonnée avrà certamente sentito parlare della “6 più 6” ; un'idea un po bizzarra , unica nel suo genere , che é costata tanta fatica a chi l'ha pedalata ma forse ancor di piu' a chi l'ha messa in opera e gestita; tanti tanti complimenti a lor signori perché é stata una meravigliosa avventura ; due anelli da 600Km ciascuno , da affrontare dapprima in terra Sarda e successivamente, attraverso un trasbordo in nave organizzatissimo, in terra Siciliana .  CI ha consentito di visitare luoghi meno frequentati del classico turismo , La Barbagia sarda e le Madonie Sicule, luoghi ricchi di fascino e storia , in Sicilia abbiamo pedalato, non certo senza emozione, lungo le strade della indimenticabile targa Florio, strade immerse nella natura  , lontane dal disattento e veloce traffico vacanziero , più adatte invece al lento incedere della bicicletta che ben si “sposa” ai silenzi ed ai profumi di queste montagne . Ed a proposito di “sposi”, nozze ed affini, questo è stato proprio il viaggio del nostro matrimonio, celebrato pochi giorni prima di partire per questa avventura ,trascorsa benissimo e terminata ancora meglio .

Pedala pedala, siam giunti a Maggio, quella bella sensazione dell'estate che é alle porte;, cosa di meglio, quindi, che concedersi  un lungo fine settimana  per partecipare ad un altro bel “600” in costiera amalfitana ? ... Detto e fatto, solo che a dispetto della tradizione il meteo ci mette duramente alla prova con pioggia a secchiate lungo i paesi vesuviani, qualche illusione in Costiera ma poi di nuovo pioggia lungo le strade del Sannio . Ci aiuta la nostra dura scorza e l’esperienza di innumerevoli "viaggi" affrontati con climi difficili ;  purtroppo per gran parte degli appuntamenti di Maggio la pioggia è stata la protagonista indiscussa, dopo la Campania l'abbiamo affrontata su e giù per Appennino Tosco Emiliano e successivamente attraverso le vallate venete con alcuni sconfinamenti nelle magnifiche Dolomiti Orientali . Ma se fra lo sconforto dei climi imperversi  vien voglia, a volte, di gettar la spugna e di chiuderla li ecco che quando meno te l’aspetti, il cielo, è proprio il caso di dirlo, ti viene in aiuto e ti regala  scenari in cui presto dimentichi la fatica provata attimi prima: Dinanzi agli occhi Ti si presenta lo spettacolo delle cime ammantate da una fresca nevicata su un tramonto infuocato , al calar della sera. Mentre saliamo verso Cortina il cuore batte forte , si certo per lo sforzo, ma ancor piu' per l'emozione che fa accapponar la pelle, senti una lacrima rigare il tuo viso e ti vien da piangere per questi brividi  che ti regala la vita ... complice la nostra amata bicicletta .

Giugno …  finalmente il caldo, finalmente il sole, mai cosi’ desiderato come quest’anno;  alcuni appuntamenti in terra Emiliana, gradevoli  giri , anche qui’ lo sforzo di affrontare diverse notti in sella, ottimi appuntamenti  per prepararsi all’evento principe dell’anno:  la Paris-Brest-Paris  , fissata nei programmi Agostiani ;  ma ancora la strada è lunga, abbiamo di che pedalare ancora e , ovviamente, divertirci ; ritrovarsi poi a pedalare a casa é una bella sensazione i nostri laghi e la montagna di noi “milanesi” il caro Mottarone, di certo si merita un posto in un brevetto che ovviamente esiste e, un po per rilassarci dalle continue trasferte ed un po per amore dei luoghi in cui viviamo , ci "regaliamo" una randonnée "casalinga" in una giornata da sogno, spettacolare, tutti i colori della natura alimentano i nostri occhi e vanno ad arricchire il nostro album fotografico .  

Ed il mese si conclude con il raduno nazionale al Mugello, dove riceviamo , insieme a tanti altri randonneurs che hanno ottenuto, con la conquista dei brevetti necessari, il diritto di far parte della nazionale Italiana , la nuova maglia che porteremo con orgoglio a Parigi;  sfoggeremo questa nuova livrea  , più bella che mai, lo stile italiano ancora una volta non si smentisce , almeno in questo possiamo andarne fieri .. Luglio è un po un mese di scarico,almeno per quanto riguarda gli appuntamenti organizzati, ci si avvicina a Parigi e per completare la preparazione partecipiamo al Tour d’Ortles , partenza ed arrivo a Merano , attraverso Stelvio, Mortirolo, Tonale e Palade, con il passaggio da Bormio, dove il legame é sempre forte.L'edizione di quest’anno ha una vera "chicca":  la scalata al Mortirolo , che va a “compensare” l’inagibilità della strada del Gavia. Inutile dire che anche stavolta la pioggia non ci risparmia nel finale ,  ... ma quanta ne dovremmo ancora subire quest'anno ? ….. Prima di staccare la spina per qualche settimana, in attesa, come detto, della partenza per Parigi, non disdegniamo la partecipazione ad un bel “400” dolomitico, con ascesa al passo Falzarego e tante altre entusiasmanti, quanto spinose , salite lungo le valli dei monti pallidi . Ci chiedavamo quanto ancora dovessimo affrontare i fastidi del maltempo … la risposta non tarda ad arrivare nostro malgrado :  esterno notte, strada per Cortina, effetto speciale "lampi, tuoni e pioggia, protagonisti principali sempre noi ; ma che  “simpatico” temporale, ne sentivamo quasi al mancanza ...   il "compagno" di viaggio, un po fracassone per la verità, ci accompagna fino alle porte del paese; ma poi come in un film già visto, qualche mese addietro, nell’ascesa al Falzarego la trama si capovolge  : il cielo si apre improvvisamente regalando una volta stellata che ci lascia d'incanto, una luna d’argento ed un silenzio innaturale, siamo quasi increduli, esterefatti,   per questo repentino ribaltarsi della situazione ; ci sentiamo leggeri e rinati , almeno fino a che raggiungiamo la vetta.. eh già, amici miei, quì la musica cambia, stavamo cosi' bene , eravamo cosi' allegri salendo il Falzarego in sotto questa volta celeste, ma ora, arrivati qui' in cima con gli abiti zuppi, l’aria che taglia il viso e le mani . ci attende la discesa ; via ! senza pensarci, altrimenti ogni minuto che passa puo' solo peggiorare . In discesa i denti non ne vogliono sapere di star fermi ! … finisce finisce, ogni metro é un metro in meno, ogni minuto é un minuto in meno all'arrivo dell'alba...   per fortuna le notti d’estate son molto brevi .. .  e la mattinata serena non tarda a venirci in aiuto. 

Siamo ad Agosto, Parigi ci vede tutti insieme a festeggiare la nostra nazionale, siamo partecipi alla regina della randonnée , la  più famosa , quella  che un randonneur deve fare almeno una volta nella vita . Emozioni a fior di pelle.  Insieme ad una coppia di cari amici con cui spesso condividiamo gioie e dolori lungo le strade d’italia, conquistiamo anche questo brevetto . Parlare delle avventure della Paris-Brest-Paris richiederebbe pagine di racconto , mi basti qui dire "solo" che quando sei alla decana delle randonnèe ti senti un protagonista nonostante come te ci siano migliaia di altri ciclisti, la considerazione ed il rispetto che i francesi dimostrano a noi anime randagie credo non si possa trovare in nessun'altra manifestazione al mondo. La stagione presenta ancora tanti giorni con il naso al vento : Settembre è un mese pieno d’appuntamenti, i fine settimana ci vedono percorrere le strade del nostro stivale in lungo ed in largo:  Siena, Roma, Alba, Salerno e poi ancora la Liguria, ai primi di Ottobre.  Un anno iniziato e chiuso , dal punto di vista del calendario, in terra Ligure. Tutto questo, in un anno davvero "magico" per noi, che ci ha visto saldare la nostra unione e che alla fine, come fosse la ciliegina della torta, ci premia con un importante riconoscimento  da parte dell' organismo italiano di riferimento per i brevetti randonnèe che è l’ARI,  AudaxRandonneurItalia. Ebbene si, quest’anno, al meeting autunnale che sancisce la chiusura delle manifestazioni randonnèe annuale, siamo stati premiati "Campioni Italiani Randonnée 2019" e vestiamo con orgoglio la maglia tricolore ! Ora, come dicevamo all’inizio, capite perché v’è un po di nostalgia per i giorni trascorsi ?  … Ma forse è proprio questo il bello di tutta la faccenda, il piacere dilasciarci cullare dai ricordi….  poi sappiamo molto bene che con un po di pazienza, che per certo a noi randonneursnon manca, fra un paio di mesi siam li a ricominciare … forse anche prima !  

Franco Mazzucchelli e Rosanna Idini

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