Riflessioni semiserie

Come sempre accade l’emozione più forte è quando non sei certo di farcela. Per quanto ogni prova ha le sue insidie, ed ogni randonnee è una storia a sè, nulla ha il sapore più dolce del percepire che ce la stai per fare e non è che fosse poi tanto scontato che andasse così. Anzi…

Vivi i diversi momenti della giornata, in cui l’umore segue il tragitto del sole nel cielo.

La speranza che accompagna il sorgere del sole, la serenità del giorno che scorre lento, la malinconia del tramonto che anticipa l'inquietudine della notte. Quattro o cinque persone che pedalano al buio, fanno gruppo, allegria, sicurezza. Tu da solo che ascolti i suoni amplificati della campagna che ti circonda, confortato appena dal fascio di luce del tuo fanale, sei la compiutezza di quello che stai facendo; sei la randonnee.

Quando con il magone lasci le ultime luci del paese e ti inoltri nel buio, nell’indefinito, nel chissà dove..per un attimo senti il peso di quello che ti attende. Hai un solo alleato, la pazienza e la consapevolezza che non ci sono alternative. Si va avanti, si deve andare avanti. Ed ecco che pian piano il buio so fa meno ostile, più affabile e con l'avvicinarsi  dell’aurora scopri che ci hai fatto amicizia.

In compagnia si, ma non credo che pedalerò più da solo di notte. Sono un uomo fedele e non tradirò le mie prime emozioni.

Alfio