Per un punto Martin perse la cappa

Per un punto Martin perse la cappa.

Martino era abate del monastero di Asello e commissionò una scritta sulla porta, che doveva recitare:

Porta patens esto. Nulli claudatur honesto,

"La porta resti aperta. Non sia chiusa a nessun uomo onesto"

ed invece per errore fu scritto

Porta patens esto nulli. Claudatur honesto, cioè

"La porta non resti aperta per nessuno. Sia chiusa all'(uomo) onesto".

Quest'anno avevo in programma le quattro randonnee che danno diritto alla maglia della nazionale, e senza nessun problema ho completato la 200 in Sicilia e il 300 ad Anzio.Il 400 prevedeva il giro della parte sud della Calabria e all'alba, insieme ad alcuni amici, ero a Borgia a soli 38 km dalla conclusione. La caduta di uno di noi, mi ha moralmente imposto di fermarmi, cosa di cui non mi pento, e il brevetto è sfumato.

Il 400 l'ho completato in tempo finendo il primo giro ad Aversa, ma risulto ritirato in quanto ero iscritto al 600 e pur essendoci gli stessi punti di controllo del 400, il regolamento non permette il riconoscimento del brevetto. Giustamente? Non lo so ma dura lex, sed lex. (per favore cambiamolo questo regolamento così arcigno per amatori in bicicletta).

A Giugno ho completato il 600 siciliano questa volta tornando all'emozione di viaggiare da solo nella notte stellata della costa Ionica e salutare l'alba Tra Taormina e Giardini Naxos il mio paese natio.

Comprerò una maglia e farò scrivere: per un punto Martin...

Complimenti sinceri a chi c'è riuscito.

Io intanto mi consolo con Pessoa che scriveva:

“...E così sui binari in tondo
gira, illudendo la ragione,
questo trenino a molla
che si chiama cuore.“

Alfio